I convegni estivi sono sempre i più faticosi. La morsa del caldo e della relativa sete sono assolutamente spossanti. La nostra nuova avventura sulle colline piemontesi non è stata meno infuocata. Ma per noi salgariani, abituati ai climi tropicali delle giungle, non è stato certo un problema muoverci dalle più lontane città italiane per raggiungere San Mauro Torinese (prov. To). Il richiamo del nostro Capitano è stato troppo forte per non aderire!
E dunque ci immergiamo appieno in questa interessante iniziativa, che attraverso un viaggio dall’India (19-22 giugno) all’Africa (26-29 giugno) ci porterà alla scoperta di questi meravigliosi Paesi descritti dall’abile penna di Emilio Salgari. Gli stessi eventi organizzati prevedono una sorta di viaggio: tra la Piazza dell’Abbazia di San Mauro (ribattezzata
Labuan) nel centro storico, dove si svolgeranno le manifestazioni spettacolari serali, ed il Centro Culturale Polivalente (
Mompracem), che ospiterà le mostre ed i convegni.
Iniziamo proprio dalla mostra allestita dal Progetto
Per Terra e Per Mare ed intitolata
L’immaginario salgariano nelle illustrazioni d’epoca, che riprende in parte quella già presentata ad Assago nel 2004, per l’occasione riorganizzata ed accresciuta di una sezione africana.
I pannelli, allestiti dalla
Perla di Labuan con l'abile e preziosa partecipazione di Maurizio Daniele e Piero Pucci, inquadrano con precisione gli elementi caratteristici delle copertine e delle tavole realizzate per le prime edizioni dei romanzi.
Le bellissime immagini sono corredate da brani tratti dall’opera salgariana e da una breve nota esplicativa che dà pieno accesso, appunto all’
immaginario salgariano e che, nelle intenzioni degli organizzatori, vuole fornire utili informazioni non solo ai
Tigrotti d'antico stampo, ma anche a coloro che si avvicineranno a Salgari per la prima volta.
A guarnire la parete opposta, un’altra rassegna fotografica volta a fornire uno sguardo più “attuale” sul grande continente indiano. Non mancano però elefanti superbamente bardati o statue della dea Kalì, che si inseriscono tra scatti più moderni.
La mostra è stata ufficialmente presentata nel corso della conferenza stampa tenutasi il 19 giugno a cui hanno partecipato il Sindaco di San Mauro, l’Assessore alla Cultura, il Presidente dell’Ass.
I fiori di Ciliegio, promotrice del festival, Eleonora Bonis, curatrice artistica del Festival, la famiglia Salgari e ovviamente lo staff del Progetto
Per Terra e Per Mare, nella persona di Corinne
La Perla di Labuan D'Angelo, referente del Progetto.
E' stato bello vedere tanta gente accorrere per questa sorta di
anteprima del Festival ed anche i giornali ne hanno diffusamente parlato ed hanno fornito ampio spazio alle iniziative di www.emiliosalgari.it (vedi
rassegna stampa salgariana).
Nel pomeriggio, nell’area verde del centro sono stati allestiti stand tematici dedicati all’India ed a Salgari, con banchi che espongono una buona selezione di titoli salgariani ed alcuni che presentano profumi e colori tipicamente indiani, come sete e pitture all'
henné, ma per noi Tigrotti è innanzitutto doveroso recarci in Corso Casale per omaggiare l'ultima casa di Emilio Salgari. E così facciamo, facendo sosta qualche minuto sotto le finestre del nunero 205. Allunghiamo poi la nostra visita per costeggiare il Po, scendendo fin quasi a livello dell’acqua, in un piccolo e meraviglioso scorcio che sicuramente avrà ispirato infinite e lontane visioni esotiche al buon Emilio.
Il giovedì sera si conclude con un’esibizione musicale eseguita dai
Musica Officinalis, i quali, con atteggiamento assolutamente artistico, quasi istrionico, danno vita a meravigliosi pezzi tradizionali o brani di provenienza lontana, giocando con strumenti etnici e antichi.
Venerdì lasciamo per alcune ore San Mauro, per regalarci una visita della vicina Torino guidati dall’infallibile
Capitano Fabio. Si inizia percorrendo Via Roma per sboccare prima sulla vasta Piazza S. Carlo, poi nell’incantevole cornice di Piazza Castello. Davanti il superbo palazzo Reale, a destra Palazzo Madama e il castello medievale, poco più in là Teatro Regio, Armeria e Biblioteca Reale. Ci spostiamo in direzione di Via Po’ entrando nel vasto cortile dell’Ateneo Torinese; quindi meta alla Mole Antonelliana, salita con ascensore panoramico attraverso il Museo del Cinema e poi lassù, appena sotto la guglia ad ammirare la meravigliosa Torino. Abbiamo trovato anche una giornata abbastanza tersa, per cui godiamo di una vista stupenda.
Tornati con
i piedi per terra, visitiamo la Gran Madre e poi ci inoltriamo all’ombra del Valentino per ristorarci un poco. La nostra visita può non essere stata completa, ma con tutto quello che abbiamo camminato, per di più sotto un sole cocente, possiamo ritenerci soddisfatti e ritornare verso San Mauro.
Un’altra serata si prospetta all’insegna del viaggio e dell’India. Giuseppe Cederna presenta il suo
Grande Viaggio nella penisola indiana. Con grande estro teatrale, utilizzando armonie di luci e di strumenti musicali, mischiando il tragicomico a canti del Mahabarata, Cederna restituisce tutta l’emozione e i sentimenti della sua esperienza.
E poi venne il sabato... ed invece di riposarci, noi ci gettiamo nel pieno della battaglia, perché proprio il sabato è il nostro giorno, la vera occasione in cui Salgari è davvero protagonista. I timori di una possibile assenza (dovuta principalmente al torridissimo caldo) evaporano subito: la stanza è ben piena di gente.
Corinne,
La Perla di Labuan, prende subito la parola per ringraziare gli intervenuti e gli organizzatori del Festival, quindi spiega brevemente la nascita e le finalità di
Per Terra e Per Mare, per poi gettarsi nel suo intervento dedicato alla tematica indiana nei romanzi di Emilio Salgari. Ha con dovizia analizzato non solo i volumi principali noti ai più, ovvero quelli appartenenti al ciclo dei
Pirati della Malesia, ma ha anche esaminato quei titoli meno conosciuti del Capitano, come ad esempio
La Montagna di Luce o
La Perla Sanguinosa, che raccontano l'India misteriosa in tutto il suo fascino ed il suo folklore, con la sua Natura selvaggia e pericolosa e dei protagonisti talvolta ancor più pericolosi.
L’intervento successivo, a cura di Livio Belli, completa in parte quanto appena detto da Corinne ed amplia il discorso estendendo l'analisi dell'opera letteraria salgariana ai racconti a tematica indiana, fino a culminare nella presentazione del volume
I misteri dell’India, curato da lui e dalla
Perla di Labuan, con la partecipazione di Felice Pozzo, nell'ambito del Progetto
Per Terra e Per Mare.
Livio ci illustra con dovizia di particolari come i racconti, considerati spesso, in generale, come l'opera "minore" di Salgari, non hanno in realtà nulla da invidiare ai più lunghi e celebri romanzi. Questi brevi testi sono un condensato di avventure e sono stati anch'essi, talvolta, pubblicati sotto pseudonimo e, a questo proposito, l'attenzione dell'oratore cade sui due racconti inediti, di recente attribuzione a Salgari, che vengono ripubblicati ne
I Misteri dell'India per la prima volta dopo più di cent'anni. Tutti i testi presentati nel volume sono corredati da numerose bellissime illustrazioni e da note esplicative, importanti per comprendere pienamente i racconti e constatare come Salgari si documentasse con attenzione e su numerose fonti al fine di raccontare storie assolutamente credibili e reali.
La parola passa quindi a Nicoletta Gruppi che ci guida alla scoperta di alcune pellicole bollywoodiane, sconosciute in Italia ma di un fascino unico. Dopo una panoramica generale sulla grande industria cinematografica indiana e sull’arte di fare cinema tipica dell’India, Nicoletta descrive alcuni titoli che possono essere ricondotti, per affinità di tematica, a quella sovente presente nell’opera salgariana, come le avventure di una donna corsaro, protagonista del film
Baaz, che combatte contro l’oppressione portoghese nel XVII secolo, oppure l’iniziazione di giovane thug, di cui vediamo qualche scena in lingua originale.
Conclude la giornata di studi il Capitano Fabio Negro. Collocandosi tematicamente nella sezione del Festival dedicata al viaggio ed alle esplorazioni, ripropone una veloce presentazione della sua ricerca sull'isola di Mompracem, già presentata nel maggio 2008 a La Spezia ma, anche stavolta (
maledizione di Kalì!), non supportato dai mezzi informatici.
Una breve pausa per respirare un po’ d’aria fresca, poi di nuovo seduti a goderci il video
L’India di Salgari diventa realtà, un’antologia di lungometraggi tratti dall’opera letteraria e trasposti su pellicola, che vuole mostrare come registi e sceneggiatori del Novecento hanno interpretato il testo salgariano. Nel video hanno spazio anche i film meno conosciuti, come quelli girati negli anni ’30 e ’40, fino ad arrivare ai più celebri
Sandokan e
Sandokan alla riscossa di Sollima degli anni '70.
Grande festa la sera! Ovviamente non potevamo che scegliere un ristorante indiano per celebrare queste giornate salgariane, che appunto ci spingono verso una serena integrazione tra i popoli, testimoniata dalla bella foto di gruppo che unisce il gruppo di salgariani con alcuni ragazzi indiani del ristorante, questi ultimi rimasti piacevolmente sorpresi e compiaciuti dal nostro genuino interesse e conoscenza per la cultura e il cinema del loro Paese.
Possiamo quindi certamente parlare di un bell'incontro di genti che ci fa onore e che sicuramente sarebbe piaciuto a Salgari, sotto la cui bandiera ci siamo, ancora una volta, riuniti, festeggiando goliardicamente tutti insieme anche i primi dieci anni di attivita' di
www.emiliosalgari.it.
E già il pensiero corre... alla prossima avventura...
Per Terra e Per Mare!
Scarica la LOCANDINA ed il MANIFESTO
delle iniziative organizzate da Terra e Per Mare - www.emiliosalgari.it.
Leggi la RASSEGNA STAMPA dell'evento!
APPENDICE
28 giugno 2008, a San Mauro Torinese un convegno dedicato all'Africa di Augusto Franzoj ed Emilio Salgari. Raccontato da Felice Pozzo.
Il 28 giugno, alle 17, ha avuto luogo il secondo convegno a San Mauro Torinese, dedicato all'Africa. Titolo:
Augusto Franzoj – Un sanmaurese dalla vita spericolata. Esplorazioni africane dall'Ottocento ai giorni nostri. La particolare attenzione ad Augusto Franzoj (1848-1911), viaggiatore, scrittore e giornalista vercellese, che a San Mauro è sepolto, riguardava il fatto che a San Mauro egli trascorse gli ultimi anni di vita con la propria famiglia, diventando di fatto un sanmaurese.
Ha aperto il convegno Felice Pozzo, che del Franzoj è biografo (tre libri e numerosa saggistica) e che per di più è vercellese. E' anche colui che per primo, con le sue ricerche, ha approfondito il particolare rapporto del viaggiatore con Emilio Salgari, reso significativo dal fatto che entrambi si tolsero la vita a pochi giorni e a pochi chilometri di distanza. E' appunto di questa dicotomia che ha lungamente parlato Pozzo, dopo aver illustrato le tappe più significative della biografia del Franzoj, ricca di colpi di scena, ribellioni, duelli, viaggi spericolati che ne hanno fatto una tra le figure italiane più interessanti della seconda metà dell'Ottocento.
Incontratisi di persona una sola volta, quando Franzoj era un eroe nazionale dopo il suo primo e movimentatissimo viaggio africano e Salgari (che lo intervistò) era giovane redattore a Verona, le loro vite sono state collegate dalle ispirazioni che le avventure reali del primo hanno dato a quelle di carta del secondo (Franzoj è citato, tra l'altro, nel romanzo
La Bohème Italiana) e da numerose affinità elettive.
Ha poi preso la parola Cristiano Daglio, curatore di una fortunata riedizione critica del romanzo salgariano
Le figlie dei faraoni, illustrando i sofisticati strumenti con i quali il romanziere ha saputo creare l'ambientazione di quel lavoro (l'antico Egitto). Le fonti salgariane, ha detto tra l'altro, comprendono non solo numerose e importanti opere di argomento egittologico in lingua francese, ma anche i più noti testi classici (Plinio, Diodoro Siculo e altri), così da testimoniare ancora una volta il certosino e faticoso modus operandi del romanziere.
Claudia Vassallo, curatrice di importanti iniziative culturali per viaggiatori e assidua viaggiatrice nell'accezione più nobile del termine, ha trattato il tema
Esploratori contemporanei, creando con competenza e passione un legame tra le esperienze odeporiche contemporanee con le più note e intriganti pagine salgariane, intrise di viaggi verso l'ignoto e di richiami precisi alla Storia delle esplorazioni. Ha concluso l'interessante serata la professoressa Grazia Gamba, presentando le immagini in multivisione di Alessandro Benedetti dal titolo
Da Bamako a Tombouctou navigando sullo scorrere lento del fiume Niger – Villaggi, tradizioni, religiosità dell'affascinante universo Dogon-Djenné: la giornata del crepissage.