LA SCIMITARRA DI KHIEN-LUNG
A cura di Mastro Marco Pugacioff
Questo fumetto può essere letto in versione integrale nella pagina web
di Mastro Pugacioff, autore della recensione.

La riduzione a fumetti di un falso romanzo di Emilio Salgari, La scimitarra di Khien-Lung, venne illustrata da Guido Moroni Celsi (1885-1962; disegnò le avventure salgariane insieme ad Albertarelli, Chiletto ed altri artisti negli anni ’30) su sceneggiatura di Federico Pedrocchi nel 1939.
Una leggendaria scimitarra imperiale è nascosta nel cuore della Cina e due avventurieri di cui uno italiano (Robiano), scommettono il recupero entro un certo periodo di tempo. Con la guida di un cinese arrivano alla Pagoda dove è custodita la scimitarra e riescono a trafugarla, vincendo la scommessa. Pedrocchi, visto che il compagno di Robiano è un inglese (la riduzione fu scritta nel ventennio e gli inglesi erano dei nemici), ebbe una idea ingegnosa e lo cambiò con Yanez De Gomera e lo fece incontrare, ancor più ingegnosamente, per la prima volta con Sandokan!
Una cosa mai scritta da Emilio Salgari.
Non per niente Federico Pedrocchi è uno dei più geniali scrittori del '900, al pari di Gianluigi Bonelli (il creatore di Tex Willer), Luigi Grecchi (autore di numerosi personaggi per la rivista L’intrepido, tra cui vorrei segnalare il salgariano Chiomadoro) e la esseGesse (un atelier di artisti torinesi che crearono il mitico Blek Macigno). Pedrocchi, nessuno lo sa, è anche il papà della prima versione di Cucciolo, l’amico di Tiramolla, celebri personaggi comici del fumetto italiano. Morì falciato da una raffica inglese nel ’45.




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