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~*~ Verona: 28 Settembre 2002 ~*~
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Salve a tutti tigrotti!

Come l'anno scorso indosso le vesti di "reporter" e, coadiuvata dai miei due valenti amici e collaboratori Maurizio e Livio, mi accingo a parlarvi della giornata di studi veronesi del 28 settembre. :o)
Di seguito troverete prima una breve sintesi e poi il resoconto dettagliato.
Buona lettura!!

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Sabato 28 settembre 2002, organizzata dal Comune e dall'Università, si é svolta a Verona una giornata salgariana, culminata con i lavori della neonata Associazione Internazionale Emilio Salgari .
Alle 9,30, presso il Cimitero Monumentale, i convenuti si sono raccolti presso la lapide del Capitano per un omaggio floreale ed un breve intenso saluto di Gianpaolo Marchi.
Alle 10,30, presso la vicina sede universitaria, ha preso il via la conferenza, con gli interventi di Giorgio Cusatelli, Piero Gondolo della Riva e Gian Paolo Marchi (assente invece lo scrittore Mario Pastorin del quale era previsto un intervento sull'influenza di E.S. su alcuni scrittori latino americani).

- Il Prof. Giorgio Cusatelli,dell'Un. di Pavia, ha tratteggiato l'opera di Salgari dai primi decenni del secolo ai giorni ai giorni nostri, sottolineando la graduale trasformazione dell'identità letteraria dello scrittore attraverso le successive re-interpretazioni della critica e della pedagogia.
- Piero Gondolo della Riva, dell'associazione Jules Verne, attraverso la sua personale esperienza di appassionato, studioso e collezionista, ha cercato di evidenziare gli aspetti positivi e i vantaggi concreti che possono derivare dall'attività associazionistica.
- Il Prof. Gian Paolo Marchi, dell'Un. di Verona, insieme ad alcune considerazioni sulle alterne fortune dell'opera dello scrittore presso la critica, ha fornito un' anticipazione sui lavori dell'assemblea dell'associazione.

Alle 14,30, presso una sala messa a disposizione al Museo Civico di Storia Naturale, sotto la direzione di Gian Paolo Marchi, si sono tenuti i lavori dell'assemblea che, dopo una particolareggiata discussione della bozza dello statuto, ha approvato lo stesso e ha designato un consiglio direttivo, composto da nove membri in carica per tre anni.

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La giornata e' illuminata da un bel sole e questo gia', in qualche modo, sembra essere un anticipo dell'interessante e bel convegno salgariano che si svolgera' di li' a breve.
Innanzitutto, c'e' l'omaggio alla tomba di Salgari, al Cimitero Monumentale.
Sono le 9,30 circa e gia' un buon numero di personaggi si raccoglie dinanzi alla tomba in cui riposa il Nostro scrittore: c'e' il direttore della Biblioteca Civica, critici e studiosi in gran numero (Felice Pozzo, Claudio Gallo, Roberto Fioraso, GianPaolo Marchi, per citarne solo alcuni...) ma ci sono soprattutto tanti appassionati lettori di questo scrittore, e, incredibile ma vero, anche due "Salgari" in carne e ossa, ovvero due ragazze "discendenti" (piu' o meno accertate) dello scrittore veronese.
Un colorato cesto di fiori e' posto dinanzi alla lapide e tutti gli intervenuti sono attenti e partecipi delle belle parole pronunciate da Marchi (portavoce del gruppo) nei riguardi dello scrittore e come augurio per l'apertura dei "lavori".
E i "lavori" prendono poi l'avvio con, in una sala dell'Universita' di Verona, interventi di Ennio Sandal (direttore della Biblioteca Civica), che ha aperto il convegno facendo da "padrone di casa", portando i saluti delle autorita', e poi di Giorgio Cusatelli, di Piero Gondolo della Riva e GianPaolo Marchi, sull'opera di Salgari, il suo inquadramento nell'epoca, i punti di contatto tra l'opera di Salgari e quella di Verne, e una dissertazione su quest'ultimo. Ma vado, con ordine, a precisare i vari interventi.

~*~ Giorgio Cusatelli ~*~
Perche' piange il Corsaro Nero? Bisogna sottolineare la *nobilta'* del personaggio, che non e' un volgare pirata. Infatti, anche se certe volte si tralascia, c'e' una bella differenza tra "pirata" (uomo che deruba per il proprio interesse) e "corsaro" (uomo, generalmente di nobili natali, che attua la "guerra di corsa", ovvero e', tecnicamente, agli ordini di un sovrano che intasca il ricavato dei suoi saccheggi).
Il C.N., cmq, sta espiando le vicende dei suoi fratelli, ma in questo fatto si apre una crepa, l'amore per Honorata, e di essa si puo' dare un'interpretazione moderna. Il personaggio salgariano "cede" alla forza bruta. Il C.N., ma anche Sandokan ed altri eroi, sono "grandi" ma sono presentati mentre sono sopraffatti da delle forze che sono cmq piu' grandi di loro.
Ai nostri tempi il concetto di "gioventù" è diverso da quello dell'epoca in cui Salgari scriveva. All'epoca dominante era la visione borghese, anche nell'educazione dei bambini.
L'educazione era diversa per i maschi e per le femmine, con metodi e insegnamenti ormai superati, che quindi hanno fatto decadere la figura dei "ragazzini".
La letteratura per bambini, come era definita all'epoca, ora e' a pieno titolo letteratura, in essa c'e' una grande arte. Ci sono gli autori che si "tengono bassi", come qualita' di scritto, ma non sono da considerare gli unici rappresentanti del genere, perche' c'e' "grande letteratura".
Bisogna considerare che, oltre ai giovani, nel leggere certe opere e certi autori, come Salgari, appunto, ci sono anche gli adulti, decisamente una buona rappresentanza, adulti che vogliono rileggere i testi letti da ragazzi per "recuperare" la loro infanzia. E' un pubblico molto vasto, dove c'e' l'esigenza di un "recupero affettivo" di letture che vengono riservate ai ragazzi.
Questa letteratura deve percio' abbandonare la categoria "commerciale", essendo a parita' di diritti con il resto della letteratura mondiale. Si deve "sgombrare la mente da antichi pregiudizi", perche' oggi non hanno piu' senso. Anche lo "spettro dei pedagogisti" va allontanato. Infatti,"l'assurdo pedagogico" ha prodotto, in tutti questi anni, piu' danni che risultati positivi, nell'interpretazione di questi testi, per Salgari poi c'e' stato anche danno da parte di un ambiente cattolico, contro taluni dei suoi personaggi ritenuti "sconci", come le bajadere, le almee, ecc.

E' superata anche la velleita' sul suo titolo di "capitano". S. e' uno scrittore di fantasia, non ha importanza se ha viaggiato o meno, perche' cmq scrive libri di fantasia. Questa e' una spiegazione capace di cancellare, a questo punto, qualsiasi controversia.
I viaggiatori non viaggiano materialmente, viaggiano nella loro testa e lo fanno meglio di quelli che si muovono e visitano realmente i luoghi.

Ma Salgari, fu uno scrittore veronese o torinese? Pietro Citati insiste sulla vita bohemien torinese di S., identificando, ad es., la cabina del veliero del Corsaro Nero come una visione della vita bohemien torinese.
Ma prima di essere "bohemien torinese", Salgari fu "bohemien veronese", perche' e' in questa citta' che Salgari si e' cominciato a formare e ha fatto suoi certi principi che poi portera' con se' a Torino.

Verona come citta' "giornalistica": per la sua posizione geografica era un crocevia tra Germania e resto d'Italia, il che' portava anche a fitti scambi e passaggi tra i giornali veronesi e quelli milanesi.
In S. ci sono libri dove l'apporto giornalistico si sente piu' forte, come quelli delle sommosse nelle Filippine, in cui S., basandosi su rapporti di guerra, scrive con dovizia di particolari questi libri.
Esempi di questi precursori dei moderni instant-book sono, tra gli altri, "Verso l'Artide con la Stella Polare" e "Le stragi delle Filippine". Anche "La capitana del Yucatan", in cui il punto di vista di Salgari si nota che e' rovesciato ( nel senso che, mentre in "Le stragi delle Filippine" parteggiava per i ribelli contro gli Spagnoli, qui le sue simpatie vanno alla Spagna).
La vocazione giornalistica di S. concorda anche col torinese De Amicis.
S. fu un grande giornalista, sia a Vr che a To, in particolar modo, in quest'ultima citta', si raggiunge poi la tensione narrativa caratteristica della sua opera.

S. non fu mai decadente, non sono affatto corretti gli accostamenti tra gli arredamenti salgariani e la scrittura di Gozzano.
Infine, cosa significa leggere Salgari da ragazzi e "dopo"? Magris mette in rilievo l'utilizzo della terminologia, tutti i termini usati da S. non sono messi la' solo per far scena con i lettori, anche se l'influenza risulta cmq notevole. E' una terminologia che e' "funzionale", inquadra perfettamente la scena che viene descritta, dandole un maggiore spessore.


~*~ Piero Gondolo della Riva ~*~ ("Associazione Jules Verne")
La mentalita' italiana ha bisogno di dualismi, di termini in opposizione, e non si possono amare i due termini contemporaneamente, perche' essi sono completamente diversi, si contrappongono nettamente.
Verne e Salgari sono continuamente accostati, anche se nella loro letteratura non ci sono, in realta', punti di contatto. Come mai? Gondolo della Riva ne da' una spiegazione "commerciale": sono stati accostati perche' erano gli autori piu' letti "numericamente" dai lettori di una certa eta' e quindi il binomio era gia' creato a livello commerciale, e non dalla preferenza dei lettori.

Le esperienze di S. e V., come uomini, hanno avuto delle analogie, e cio' che e' stato creato intorno alla figura di Verne, il suo grande interesse stimolato nei lettori, si puo' creare anche per Salgari, perche' ha tutte le carte per avere successo e il "collezionare" libri e' il modo per entrare in contatto con il mondo vero dell'autore.


~*~ Gian Paolo Marchi ~*~
Dopo un breve accenno all'ordine del giorno dell'Associazione Internaz. E. Salgari, ha espresso alcune considerazioni sul rapporto di Salgari con il periodo del fascismo, affermando che al suo interno (del fascismo, appunto) c'e' stata una corrente ufficiale che lo ha preso come "simbolo" e un'altra che lo ha visto, al contrario, come un "pericolo" perche' ha capito il suo essere anti-colonialista che mal si adattava alla realta' del regime. Ecco dunque perche', se all'inizio il fascismo ha cercato di volgere a suo favore l'opera salgariana, la cosa non e' stata poi proseguita eccessivamente in seguito.


E dopo gli interventi "ufficiali", ecco spuntare una selva di mani alzate, neanche fossimo in un'aula scolastica (ma d'altronde, siamo proprio all'Universita'!), da parte dell'attento pubblico salgariano, con domande e perplessita' varie. Non fosse stato per il dover rispettare un certo orario, immagino saremmo ancora li' a discutere e ad ascoltare domande..:o)) , perche' la mattinata si e', a quel punto, decisamente accesa e fatta ancor piu' interessante, perche' si e' cominciati a partecipare attivamente.
Tra i vari interventi (sorry, ma non posso ricordare i nomi di queste persone!) si e' aperto il discorso su Genova, citta' in cui, per alcuni anni, Salgari ha vissuto e che, inizialmente esclusa dall'elenco di quelle interessate a pieno titolo come sedi della Associazione Salgariana (e di futuri dibattiti e attivita' di studio), vi e' poi entrata a pieno titolo.

Si e' parlato dei punti di contatto tra il libro "Cuore" di DeAmicis e l'opera di Salgari, e qui sono fioccate le polemiche e gli interventi.
Ad esempio, sul perché De Amicis era giudicato positivamente, al contrario di Salgari, dalla critica e dagli educatori soprattutto. Una delle ragioni principali è emerso essere il diverso messaggio politico. Infatti De Amicis in Cuore esalta e glorifica l'amore per la Patria e la fedeltà alla bandiera, concetti che ben si sposavano con la situazione politica dell'Italia Risorgimentale. Invece gli eroi di Salgari presentano pronunciate caratteristiche anche anarchiche e pertanto esempi non edificanti per i giovani da educare secondo la morale borghese e patriottica.

Ci si e' buttato sul pedagogico, e si e' parlato del fatto che Salgari potrebbe non essere adatto ai ragazzi di oggi perche' troppo "lento" rispetto ai loro canoni di preferenza (dei giovani di oggi). Cito, dall'intervento in questione: "Sandokan impiega 300 pagine per baciare La Perla di Labuan, figuriamoci se i ragazzi di oggi vogliono aspettare tanto!".

Fra gli intervenuti alla giornata c'e' da segnalare anche l'intervento di un un giovane neo-diplomato, del quale ci sfugge il nome, e che ha lanciato una proposta concreta e interessante. Costui, in occasione della preparazione al diploma, e nell'ambito delle attività extra-scolastiche che fruttano i cosiddetti "crediti", da utilizzare a proprio vantaggio nel proprio percorso di studio e che incidono sulla valutazione finale, ha preparato e presentato una piccola tesi sul Nostro.
Sulla scorta di tale esperienza egli ha posto all'attenzione dell'assemblea, la possibilità di intraprendere, di concerto con i presidi degli istituti, che lui ha dichiarato in generale essere favorevoli ad appoggiare questo tipo di ricerche, iniziative analoghe, tese a promuovere l'approfondimento dell'opera salgariana fra i giovani delle nostre scuole superiori. Chissa' ...

Break del pranzo e poi di nuovo a chiacchierare di Salgari (non che durante il pranzo non si sia cmq fatto lo stesso, ma tant'e'..:o)

Arriva adesso in primo piano il discorso dell'*Associazione Internazionale Emilio Salgari*. Gia' dal luglio scorso (2001) era disponibile su questo sito la bozza di statuto della costituenda "Associazione Salgariana". In sede veronese, e alla presenza di un buon numero dei salgariani gia' iscritti, si e' dato corpo ufficialmente alla cosa, modificando e discutendo insieme taluni punti dello statuto e approvandoli sistematicamente. Approvato lo statuto definitivo (disponibile per la consultazione all'apposita pagina) si e' passati all'elezione dei membri del "Consiglio di Presidenza": 9 in tutto, con presidente Marchi (acclamato all'unanimita' dai salgariani..:o)) ..), dislocati bene o male in tutta Italia, a simboleggiare la partecipazione di tutto il paese a questa Associazione.

E qui mi fermo. Essendo, quanto qui scritto (a 6 mani) frutto di "cronaca" della giornata, e' fuori discussione che non ci siano giudizi personali (degli scriventi) o affini sugli interventi, quanto alle idee esposte, lascio a voi "tigrotti" di commentarle approvandole o meno.:o)
A questo punto, smetto i panni di "reporter" indossati all'inizio di questa mail e torno ad essere La Perla di Labuan..:o) e spero che sarete buoni con le critiche per gli "inviati"..:o)
Alla prossima "avventura salgariana"!


Corinne D'Angelo
*~* La Perla di Labuan *~*
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~*~   Livio Belli  ~*~  Maurizio Musso  ~*~
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