Federico Bertolucci e le illustrazioni per Il Corsaro Nero
Conoscevi già - o meglio ancora - amavi, Emilio Salgari, prima di questa esperienza? Raccontaci un po' chi sei e il tuo lavoro. Federico: Conoscevo certamente Salgari, ma non avevo mai letto nessuno dei suoi libri. Io sono un fumettista e da qualche anno mi dedico anche alle illustrazioni, che reputo più facili da realizzare rispetto alla narrazione dei fumetti. Ho iniziato lavorando per Disney nel '98 e poi sono finito a disegnare degli albi per alcune case editrici francesi, per esempio ho realizzato due libri su Riccardo Cuor di Leone per Soleil Productions e ultimamente un libro che è un adattamento a fumetti di un romanzo francese dell'800, ovvero Rocambole di Ponson du Terrail (edito da Delcourt). Lavorando per i francesi ho maturato una grossa esperienza anche nella colorazione dei miei disegni e così il passaggio dal fumetto all'illustrazione è stato breve. LaPerladiLabuan: E' stato facile illustrare "Il Corsaro Nero"? Nel romanzo sono presenti tanti disegni di animali, di piante e poi scene dai momenti più salienti delle pagine salgariane. Da quali idee hai preso spunto? Federico: Si è stato facile perché il mondo Salgariano è fortemente immaginifico, diciamo pure che lo vedo come un quadro a tinte forti, con una pittura materica... insomma, leggendo le pagine del corsaro mi venivano alla mente immagini che sarebbero potute essere dipinte da pittori tipo Rubens. Non so se mi spiego. Naturalmente ho dovuto adottare una tecnica ben diversa, ma insomma diciamo che la mia immaginazione partiva da queste premesse. Per i disegni degli animali pensavo anche a Salgari e lo vedevo mentre consultava nelle biblioteche tutti quei libri e le enciclopedie per documentarsi... immagino che non avesse certamente a disposizione delle foto e dunque credo che i disegni che vedeva lo rapissero, gli evocassero chi sa quali emozioni. Ecco, credo che alla base dei miei disegni covassero indistinti dei pensieri del genere. LaPerladiLabuan: Negli ultimi anni è in voga la pubblicazione di testi originali salgariani che ripropongono anastaticamente le prime edizioni, ovvero quelle di inizio Novecento. Anche la Mondadori stessa ha pubblicato alcuni cofannetti ("Avventure in India", "Avventure nel West", "Avventure al Polo"), con copertine e immagini interne di illustratori storici (Gamba, Della Valle, Amato). Come mai, per questo "Corsaro Nero", c'e' stata invece l'idea di proporre delle nuove illustrazioni "moderne"? Federico: Immagino che sia una scelta editoriale. Questa è una collana dedicata prevalentemente ai ragazzi e dunque immagino che abbiano voluto dare al Corsaro Nero un tocco moderno affidandone la realizzazione ad un illustratore contemporaneo. LaPerladiLabuan: "Il Corsaro Nero" sembra - nell'aspetto - un volume espressamente dedicato ai ragazzi, ma i tuoi disegni si rivolgono solo ai giovani lettori salgariani o pensi possano piacere e incuriosire anche gli adulti? Federico: Spero che incuriosiscano e piacciano a chiunque. La forza di un buon disegno è proprio questa, cioè l'assenza di un target preciso, o meglio la possibilità di proporre molteplici livelli di lettura. Una buona illustrazione deve piacere ad un bambino per alcune caratteristiche, e allo stesso tempo ad un adulto per altre. LaPerladiLabuan: C'è qualche aneddoto simpatico che vorresti raccontare avvenuto durante la realizzazione delle illustrazioni per questo romanzo salgariano? Federico: Beh, aneddoti forse no, però leggendo il libro che Mondadori mi aveva spedito con l'intento di farne una pubblicazione per bambini, mi sono accorto che per gli argomenti trattati e le scene descritte, nonché il linguaggio utilizzato in certi casi, tutto era, fuorché un romanzo per ragazzi. Insomma, forse andava bene per ragazzi di altri tempi. Io come genitore non mi sentirei di far leggere certe cose ad un bambino: al riguardo cito solo la volontà del Corsaro Nero di "sterminare il governatore e tutta la sua famiglia". Prefiggersi un tale intento non è un tantino esagerato? Non so, ma mi fa pensare che all'epoca dello scrittore una tale filosofia di vita fosse accettata con tranquillità. Ai giorni nostri invece una cosa del genere mi fa pensare subito ad uno stile di vita puramente mafioso. Insomma, quando ho presentato i miei dubbi all'editore credo che un momento di incertezza ci sia stata. LaPerladiLabuan: Il ciclo dei "Pirati delle Antille", di cui "Il Corsaro Nero" è il primo volume, consta di cinque romanzi. Mondadori, che tu sappia, ha intenzione di proseguire la pubblicazione della saga, illustrando anche gli altri testi salgariani? Federico: Questo proprio non saprei dirlo. LaPerladiLabuan: C'è qualcos'altro che vuoi aggiungere? Federico: Si, ti voglio ringraziare per questa intervista. Fa sempre piacere che qualcuno presti attenzione al lavoro che si è fatto. Grazie davvero. (26-11-2009) |
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