Vorrei parlarvi delle due ultime puntate della fiction di mediaset (in totale erano quattro puntate) che, almeno teoricamente, dovrebbero essere state il seguito delle 6 della Rai degli anni '70; ve ne voglio parlare perchè mi hanno lasciata un po' perplessa.
Per prima cosa vorrei parlare degli attori, a parte Kabir Bedi (che però così truccato e vestito (gli han messo in testa sta' ciambella .... no comment) non mi esaltava come nella vecchia serie, Yanez non mi convince proprio; poi, la metà degli attori sono italiani/francesi e a fare gli indiani, secondo me, ci stanno male, o li hanno cammuffati poco, mah. Nell'altra serie c'erano molti europei, ma quasi tutti interpretavano europei.
Questo Kammamuri invece è più "salgariano" di quello della serie Rai, ma è troppo brutto; nel libro sono tutti così belli! Uno invece perfettamente ok (d'aspetto indendo, e sempre a mio personale giudizio) è il figlio di Yanez, che però qui chiamano Andrè (mah!) invece che Soarez.
Passiamo ora alle armi e ai combattimenti: la sciabola di Sandokan (che dovrebbe essere una scimitarra) è troppo leggera e corta: si vede lontano un chilometro che è finta, anche perchè la maneggia con una mano sola (se fosse vera se ne devono usare 2); inoltre Sandokan tira colpi simil-karate: questa è proprio nuova; per caso glielo hanno insegnato i cinesi?
Io mi chiedo se gli sceneggiatori abbiano mai letto un libro di Salgari, sembra di no.
Partendo dal generale, il cugino di Surama ora si chiama Raska e non più Shindia, inoltre il suo braccio destro è un thug, inoltre questo preteso thug e i suoi seguaci vogliono sacrificare una donna: è evidente che gli sceneggiatori non hanno nemmeno visto "La tigre è ancora viva. Sandokan alla riscossa" (che era poco fedele ai libri ma fatto in buono stile salgariano).
Sandokan stesso non è più Sandokan, nel senso che fa delle che cose che "nella realtà" non farebbe o non gli accadrebbero mai, tipo: non risulta che Sandokan avesse ricordi concreti di Marianna, un portafoto è ammissibile, ma non a forma di cuore! (per essere precisi anche nel film "Sandokan alla riscossa" ne aveva uno tondo, con una foto a colori, per giunta); poi Sandokan ripete che nel suo cuore c'è posto solo per Marianna: ma allora come fa a baciare questa sdolcinata Dora così alla svelta e con così tanto ardore? Inoltre, nelle azioni che compie, Sandokan è troppo incauto e scoperto, dà troppe spiegazioni su ciò che fa e si fa influenzare e mettere i piedi in testa da una ragazzina; ha un pugnale (dove è sparito il kriss?); si fa prendere molto alla svelta; non spezza le catene quando lo imprigionano e parla troppo; infine tutti, appena vedono Sandokan, lo riconoscono; ciò è impossibile perchè tutti lo conoscono di fama ma pochissimi di persona.
Anche Yanez non è più Yanez: non fuma, è agitato, è impulsivo, è precipitoso, si perde d'animo, non pensa ai piani di riserva, non ha il suo caratteristico sangue freddo.
Poi ho notato altri errori, chiamiamoli di "confezione", dello sceneggiato: tipo la freccetta che dovrebbe colpire al collo Sandokan (dovrebbe, perchè si impiglia nei capelli) sembra decisamente uno stuzzicadenti da cocktail, oppure ci sono dei ventilatori sul soffitto, dei lampioni con lampadine e la pistola di Yanez a tamburo, che sono decisamente troppo recenti.
Tutto ciò nella terza puntata.
Stessa cosa nella quarta puntata.
Sandokan è "caduto in basso" nel senso che la sua arma preferita sembra sia diventata un pugnale (dove avete fatto sparire il kriss!!!!!!), poi quando finalmente decide di togliersi le catene, invece di romperle, le strappa dal muro. Inoltre, quando Sandokan è stato reso cieco, ci sente benissimo, e ci sente così bene che riesce a dare un calcio piazzato a una delle guardie; allora come mai, quando anche Yanez viene rinchiuso nella sua stessa cella, gli chiede se è vicino?
Poi ci sono altri dettagliucoli, come l'antidoto col liquido rosso che è decisamente troppo in vista, oppure Andrè che non potrebbe tornare al palazzo di Raska senza essere riconosciuto subito, invece ciò non accade; o come nel duello finale che la "grande lama" di Raska è molto imbranato. Nelle prime due puntate non succede nulla di particolarmente notevole, si gettano le premesse per le altre due.
La tigre è sempre e comunque viva!
Valentina Rosi
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